Tamara: dolce di mandorle e pesche
Lo so, non è più la stagione delle pesche! Se ne trovano ancora, ma queste pesche tardive sono più buone cotte. Le compro proprio perché sono le ultime: dovranno passare tanti mesi per ritrovare la varietà così ampia della frutta estiva. La ricetta un po’ improvvisata nasce quando scopro che ho in dispensa un pacchetto di farina di mandorle con scadenza ravvicinata. Le pesche in frigorifero ci sono e anziché farle ripiene in forno decido che le utilizzo insieme alla farina. Pesca e mandorla sono una coppia felice: appena ho unito la purea di pesche alla farina si è sprigionato un profumino da svenire! Il dolce è veramente rustico e semplice, questi sono i dolci che amo di più. Questa estate vi avevo proposto un gelato pesca-mandorla oggi, sul limitare d’autunno, un dolce confortevole.
La bontà del dolce è poco rappresentata dalla foto scialba; questa volta l’occhio non avrà la sua parte!
L’ho chiamato TAMARA per le sue note amare…
vi lascio con un’immagine di un opera di Tamara Lempicka “La tunique rose” 1927 olio su tela, 73×116 Collezione Caroline Hirsch.
TAMARA: dolce di mandorle e pesche
Ingredienti:
-200 g. di farina di mandorle
-700 g. di pesche pulite
-30 g. di sciroppo d’acero
Procedimento:
sbucciare le pesche, togliere il nocciolo e tagliarle a pezzi. Cuocerle in un pentolino con il succo d’acero fino a che si formi una purea. Lasciar raffreddare. Miscelare la purea alla farina di mandorle e sistemare il tutto in una teglia. Cuocere in forno per 25-30 minuti a 180°C.
Con i rebbi di una forchetta potete disegnare l’impasto! Se appartenete alla categoria dei super golosi spolverizzatelo con del cacao amaro.
- Pubblicato in: Coccole a colazione e a merenda♦da forno
- Messo il tag:antico, autunno, calore, dolce, estate, farina di mandorle, pesca, senza derivati del latte, senza glutine, senza lievito, senza uovo, senza zuccheri, succo d'acero, vegan
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