déjà vu di melone e ribes

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L’ho chiamato Déjà vu in realtà mi sono accorta di ricordare benissimo quando ho fatto questa preparazione tantissimi anni fa! La prima domanda è: – Come ha fatto a tornarmi in mente???- La ricetta originale era tratta da “La Cucina Italiana”, e, incredibile due volte, non solo mi ricordavo esattamente il numero e l’anno della pubblicazione, ma quel numero era ancora tra le riviste salvate dopo una cernita di parecchi anni fa! La seconda domanda è: – Perché in seguito non l’ho più rifatta, nonostante fosse stato un successo??? La ricetta prevedeva l’uso di panna vera e questo è uno dei motivi che me l’aveva fatta dimenticare. Inoltre, era utilizzata la colla di pesce che ho sostituito con l’agar-agar. Al preparato era aggiunta della confettura di fragole che io ho completamente tolto dalla preparazione. È così buono il ribes! Il melone deve essere ben maturo e profumato. Il ribes asprigno al punto giusto. Per quanto riguarda la panna di soya ne abbiamo già parlato; in ogni caso vi ricordo che è un prodotto industriale e in quanto tale non è proprio sanissimo. Inoltre a tutti gli allergici-intolleranti suggerisco, nel caso vogliano acquistarla, di controllare l’etichetta perché alcune contengono frumento, altre hanno comunque delle proteine del latte. Queste ultime fanno si che il prodotto “vegetale” non sia più tale. Occhio all’etichetta, sempre! L’alternativa è come già detto (non ve lo racconterò più, lo prometto) è l’autoproduzione. Lo zucchero della ricetta originale è stato con grande soddisfazione sostituito dal malto. La ricetta è stata così rivisitata in chiave più sana e il dolce è piaciuto tantissimo.

Sono soddisfatta del risultato che meritava delle foto migliori. È stato portato a una festa e quindi con gli scatti ho dovuto un po’ arrangiarmi. Con un melone da 1,500 Kg. hanno mangiato 7 persone e 2 golosi hanno fatto il bis. Sono soddisfazioni! È leggero non appesantisce, non è troppo dolce. È un dessert perfetto per l’estate!

déjà vu di melone e ribes

Ingredienti:

-1,500 kg. di melone2-ribes

-200 g. di panna di soya autoprodotta

-100 g. di malto d’orzo o succo concentrato di mela

-50 g. + 20 g. di ribes

-5 g. di agar-agar

Procedimento:

prima di tutto è necessario lavare la buccia del melone e asciugarla molto bene. Tagliatelo quindi a metà: pulitelo dai semi e svuotatelo della polpa con l’aiuto di uno scavino o di un cucchiaio badando di non intaccare la scorza che funzionerà da contenitore. Mettete la polpa in un pentolino, aggiungetevi il malto o succo di mela e il ribes. Sul fuoco, mescolate, lasciate sobbollire fino a ottenere un composto denso come una confettura. Fate attenzione che non attacchi. Toglietelo dal fornello, frullatelo versatelo di nuovo nel pentolino e aggiungete l’agar-agar, mescolate fino a che si sia inglobato. Lasciate intiepidire. Con il mixer frullate la panna di soya in modo che inglobi aria e aggiungetela al preparato quando si sarà raffreddato ma non indurito. Distribuite il tutto nelle due metà del melone e lasciate cadere ancora del ribes. Mettete il tutto nel congelatore in modo che si solidifichi completamente. Potete lasciarlo nel congelatore e toglierlo una mezz’ora circa prima di consumarlo. Tagliatelo a fette quando ancora è congelato e servitelo guarnito con un rametto di ribes. Attenzione ci sono sempre dei ladri che finiscono per mangiarvi tutto il ribes e rischiate di non averlo poi per l’effetto finale!  ;(

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ecco come si presenta appena tolto dal congelatore

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qui è il momento di affettarlo

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ecco le fette

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 pronto da gustare !

Con questa ricetta partecipo al Salutiamoci Mangiarbenedel mese di agosto che ci propone di giocare con i frutti di bosco: lamponi, mirtilli rossi e neri, more, fragole selvatiche, ribes. Chi non è mai andato a raccoglierli nel bosco? Chi non si è mai tinto le mani con questi frutti? Chi non ne ha mai fatta una scorpacciata durante la raccolta per la marmellata ed è tornato a casa con il cestino vuoto? Siamo gentilmente ospitati da Brii.

8 commenti

  1. Non mi pace particolarmente il melone, ma posso immaginare una pesca noce trattata in egual maniera… Già pregusto 😉

    • Perché no? Non credo che si riesca a utilizzare la buccia della pesca come contenitore… fai una prova e poi fammi sapere. 🙂

      • Beh, pensavo di lasciare un bel po’ di polpa, togliendo il nocciolo rimane lo spazio per la panna… Comunque proverò e ti faccio sapere buona giornata

      • Ok! Aspetto la tua sperimentazione! 🙂

  2. lo

    carissima il tuo dolce è sensazionale sia nella presentazione che nel gusto…per essere presa da Salutiamoci è necessario peró usare un altro dolcificante…secondo me con succo concentrato di mele viene buonissima…mi fai sapre se ti va bene sostituire? Grazie un abbraccio

    • Ragazze, ho fatto un gran casino… ora vi spiego: avevo preparato una prima versione dolcificando con il succo d’agave, poi ho utilizzato il malto con il dubbio che il melone diventasse scuro e quindi perdesse dello splendore dell’arancio. Così non è stato, soddisfatta del risultato ho preparato il post dimenticandomi di cambiare il dolcificante. Ora l’ho fatto! Va beh! Ora il malto è nella tabella degli alimenti permessi ma non consigliati… se non si può utilizzare seguo il tuo consiglio e ci riproviamo con il succo di mele. Un grazie per la pazienza e un abbraccio!

      • lo

        che bello non sono l’unica confusionaria…la ricetta la prendiamo sia con malto che con succo concentrato di mela…che è fantastico in tutte le ricette con la frutta!

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  1. dolcezze da brivido | broccolo&carota

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